15 mar 2012

SICK TAMBURO: L'INTERVISTA

Il 4 Novembre 2011 è la data che segna l'uscita del secondo album dei SICK TAMBURO, progetto musicale di Gian Maria Accusani (chitarra - voce), Elisabetta Imelio (voce - basso), Enrico Berto (basso) ed Alessio Ghezzi (batteria), intitolato “A.I.U.T.O”, e realizzato anch'esso, come il precedente album d'esordio “Sick Tamburo”, con La Tempesta, il collettivo d'artisti divenuto il principale riferimento della scena musicale indipendente italiana;
basta pensare ai gruppi che ne fanno parte: Tre Allegri Ragazzi Morti, Il Teatro degli Orrori, Le Luci della Centrale Elettrica, The Zen Circus, Giorgio Canali&Rossofuoco, Aucan, Il pan del diavolo...ecc.
Dopo il primo singolo “E so che sai che un giorno”, che aveva anticipato l’uscita dell’album (4 Novembre 2011) e molti concerti già tenuti da  quel mese a Febbraio, i SICK TAMBURO proseguono il tour e ci presentano il nuovo video “Con le tue mani sporche ”, anch’esso , come i tre precedenti, diretto da Stefano Poletti,  uno dei migliori videomaker sulla scena italiana.
Ho avuto il piacere di intervistarli e li ringrazio ancora per l'infinita disponibilità e la gentilezza.
___________________________________________
INTERVISTA

Dal 22 Febbraio è disponibile il vostro nuovo video “Con le tue mani sporche”; so che vi era un po’ d’indecisione iniziale sulla scelta del singolo: cosa vi ha fatto propendere per questo e non per l’altrettanto valido candidato “In fondo al mare” ? 

In "Con le tue mani sporche" si parla del maltrattamento e della violenza sulle donne: un tema che merita certamente di essere diffuso, visto che solo in Italia le vittime annue sono circa 7 milioni; pensate che la musica possa essere un buon mezzo d' informazione, forse migliore della "Televisione Pericolosa"?
 
I vostri testi sono sempre molto diretti e raccontano le cose così come stanno, senza addolcirle o girarci intorno: come nascono? Da un desiderio di dire la verità (non sempre raccontata in modo fedele), o è un po' uno sfogo personale?



(Sick Tamburo by Ph. Marcello Lotti)
Il video di "Con le tue mani sporche" ha un impatto visivo molto potente: il colore predominante rosso, il nero dei passamontagna, gli effetti di luce, i riflessi sull'acqua e le scene subacquee: cosa vuole trasmettere all'osservatore?
 
Paragonandolo con i precedenti video, direi che è stato il più impegnativo da girare, considerando anche il fattore "riprese in piscina d'inverno": è stato così? 

(Dal video "Con le tue mani sporche")


 L'album "A.I.U.T.O" racconta di come l'uomo commetta sempre gli stessi errori, forse per paura di affrontare qualcosa di nuovo e poi si ritrovi inevitabilmente a chiedere aiuto: la frase "Questo è il mio mare, mi devo tuffare", che appare togliendo il disco dalla custodia, è la soluzione a questo corto circuito nel quale l'uomo non vede, o non vuole vedere, vie d'uscita?
 
Siete in tour già da fine Novembre ed avete girato un po' tutt'Italia, da Pordenone a Roma: come sta procedendo? Siete soddisfatti?
(Sick Tamburo by Ph. Paoloreste)

Il 17 Febbraio vi siete esibiti al Teatro Vittoria di Torino, una strana location per una rock band; com'è stato suonare in questo contesto, con i fan seduti e un po' distanti dal vostro palco?
 
Il vostro genere musicale è molto difficile da "etichettare", e direi, meglio così: è qualcosa di nuovo, fresco, e mai sentito prima; che genere di fan attirate? Giovani che si sono avvicinati da poco al vostro genere o gente della cosiddetta "vecchia guardia?"
 
Un'ultima curiosità: vi capita di andare a concerti da spettatori?  

(Elisabetta Imelio by Ph. Marco Otto Campeotto)